Misericordia (1368 circa – 1801): archivio

Consistenza generale: 5 buste, 102 registri e 2 volumi
Estremi cronologici: 1402-1801

Nel corso della sua esistenza l’archivio del Consorzio della Misericordia fu colpito da ben due incendi, rispettivamente negli anni 1483 e 1596, ma le distruzioni maggiori si ebbero con i bombardamenti di Milano del 1943, che incenerirono quasi novecento tra volumi e cartelle, lasciandoci quasi solo i libri mastri. Molti documenti provenienti dall’originale archivio della Misericordia erano però stati collocati altrove, soprattutto per utilità amministrativa, per cui è possibile rintracciare carte del Consorzio (come di molti altri antichi luoghi pii) sia nella Sezione storico-diplomatica che nell’Archivio Generale. Si conserva, infine, il volume degli Statuti dell’ente, iniziati prima del 1422 e via via aggiornati fino al 1664: è forse il documento più celebre di tutto l’Archivio, per la miniatura rappresentante l’attività caritativa svolta dalla Misericordia nel XV secolo

Carteggio (5 buste, 1402-1801)

Prima dei bombardamenti dell’agosto 1943 l’archivio comprendeva 409 buste. La documentazione residua – disseminata nei decenni scorsi in collocazioni improprie e recentemente riunita in questa sede – è provvisoriamente suddivisa in: Acquisti e provenienze (1403-1640), Alienazioni (1436-1589), Amministrazione (1564-1794), Beni stabili (1446-1800), Capitali (1594-1795), Cedole di prestiti (1547-1557), Eredità (1564-1648), Fittabili (1402-1659), Mandati (1667-1699), Patrimonio attivo (1416-1793), Passività (1563-1801). Sono inoltre presenti alcune carte relative alle Scuole Taverna e al Collegio Griffi.
In Eredità si trovano fascicoli relativi ai lasciti dei benefattori Giacomo Filippo Medici di Seregno (1558-1590)  e Luigi Paderno (1643-1648).
Per quanto riguarda i beni stabili, poiché il fondo non è stato riordinato, diversi fascicoli si trovano sia in Acquisti e provenienze, che in  Alienazioni, in Beni stabili e in Fittabili. Oltre ad alcune case in Milano, sono relativi alle seguenti località: Cavaione (1457-1464), Cavenago (1629-1659), Cesano Boscone (1639), Dairago (1412-1589), Lacchiarella (1436), Lampugnano e Trenno (1402-1416), Macconago (1565), Pozzuolo (1562-1800), Viano e Fenegro (1568-1644). Carte sciolte (secc. XVI-XVIII) sono relative ai beni in Novate e Tavernasco.

Registri (102 registri e 2 volumi, 1405-1800)

In occasione dei bombardamenti dell’agosto 1943 sono andati perduti 46 registri di ordinazioni capitolari, 7 registri di protocollo, 17 registri d’archivio e 414 volumi contenenti trascrizioni di rogiti notarili.
Oggi la serie comprende il volume miniato degli Statuti del luogo pio (XV secolo, con l’elenco dei deputati fino al XVIII secolo) e un volume contenente gli Statuti del Collegio Griffi, confermati da Ludovico Maria Sforza, duca di Milano, e da papa Alessandro VI (1495); 88 mastri contabili (1427-1800); 3 registri relativi ai lasciti testamentari (1405-1770); 11 cabrei corredati da disegni delle proprietà in Milano (prati di San Celso, Vigentino) e delle possessioni di campagna (Badile, Bellinzago, Beolchina, Bettola di Mettone, Bettola San Salvatore, Calvignasco, Camatta, Cassina Decima, Cassinello di Bellinzago, Faino, Guinzana ossia Quinzana, Lacchiarella, Moncucco, Nesporedo, Novate, Pozzolo, Tavernasco, Villandolo, Zunico) “con la descrizione delli cavi, roggie, scolatori, fossi, edifici d’acque, dell’uso e ragioni d’esse” (1682-1781).