Andar per porte – 21 maggio 2015

Presentazione degli atti del convegno sulla Madonna di Riozzo e il Maestro delle sculture di Viboldone

Giovedì 21 maggio, ore 18

Castello Sforzesco di Milano
Sala conferenze della Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”

Nella serata verrà presentato al pubblico un numero speciale di “Arte Lombarda”, dedicato dalla Direzione scientifica della rivista agli atti del convegno La Madonna di Riozzo e le sculture delle Porte medievali di Milano. L’incontro, svolto l’11 novembre 2011 proprio nella Sala conferenze della Raccolta “Bertarelli” per iniziativa dell’ASP Golgi-Redaelli insieme al Comune di Milano e a Italia Nostra, faceva seguito a un evento importante: il restauro, finanziato dal Fondo Enzo Monti di Italia Nostra Sezione di Milano, e il deposito presso le Civiche Raccolte d’Arte del Castello Sforzesco di uno dei capolavori delle raccolte d’arte del Golgi-Redaelli, la scultura lapidea monumentale, di epoca gotica, raffigurante la Madonna con il Bambino, assisa in trono e affiancata da angeli reggi cortina, conosciuta sotto il nome di Madonna di Riozzo dalla località in cui per un lungo periodo è stato conservato il bel gruppo statuario.

Attribuita in anni recenti al cosiddetto Maestro delle sculture di Viboldone, la Madonna di Riozzo ha trovato una sua collocazione ideale nel percorso del Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco, nella fattispecie, nella sala dedicata ai gruppi scultorei che, per volontà dei Visconti, dal Trecento adornavano le sei porte della città di Milano. Ogni ingresso della cerchia muraria presentava al di sopra dell’arco di accesso un’edicola contenente le statue della Vergine con il Bambino, di Sant’Ambrogio e di altri tre santi legati al culto diffuso presso le chiese ubicate nel rispettivo sestiere urbano: da uno di questi gruppi proveniva la Madonna di Riozzo.

Nel volume degli atti sono compresi interventi sulla committenza viscontea, sul significato iconografico e politico delle sculture, sul clima artistico e culturale del tempo, dal XIV secolo all’età moderna, affrontando la questione della fortuna dei primitivi e quella della rimozione delle statue dalle porte, giungendo fino a oggi, quando le sculture, divenute pezzi da collezione, sono entrate a far parte della realtà museale. Particolare attenzione è stata dedicata alle vicende della Madonna di Riozzo, da un lato attraverso una messa a fuoco sul luogo presso cui è stata ospitata per lungo tempo – il borgo rurale di Riozzo appartenente prima alla nobile famiglia Visconti Ajcardi e poi al conte Giacomo Mellerio (che lo lasciò in eredità all’Amministrazione dei Luoghi Pii Elemosinieri di Milano) – e dall’altro in una lettura storico critica dell’opera e del suo autore, il Maestro delle sculture di Viboldone. La proposta di identificare la porta urbica di provenienza della Madonna in Porta Comasina, formulata sulla base di ulteriori fonti archivistiche e bibliografiche, ha permesso inoltre di avanzare nuove e convincenti ipotesi sulla provenienza dei gruppi statuari delle Porte Vercellina, Romana e Comasina conservati presso il Museo.

L’evento rientra nella sezione Andar per porte de Il tesoro dei poveri, programma di iniziative ideate in concomitanza con Expo Milano 2015 dall’ASP Golgi-Redaelli e si accompagna ad altre occasioni per approfondire temi culturali dell’epoca in questione, come la mostra Arte lombarda dai Visconti agli Sforza, in corso a Palazzo Reale. In vista di Expo, grazie ad alcuni sponsor, il Comune ha inoltre portato a compimento i restauri delle Porte di Milano che ancora conservano, in originale o in copia, la decorazione scultorea medievale: Porta Nuova e Porta Ticinese.