Opera pia Birago (1847 – 1965)

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Con testamento del 18 luglio 1821 e codicillo del 30 luglio il conte e maggiore dell’esercito austriaco Giovanni Battista Birago (1741-1822) destinava un legato costituito da denaro, immobili e fondi dislocati a Milano, Treviglio, Cologno Monzese e Lazzate ai Luoghi Pii Elemosinieri di Milano affinché si istituisse un’opera pia a lui intitolata “a beneficio dei sacerdoti veramente poveri e di buoni costumi della diocesi di Milano incapaci a più oltre di celebrare la messa, mediante tante pensioni non minori di lire cinquecento di Milano cadauna all’anno da assegnarsi in via vitalizia, finché non mutassero stato di fortuna”. L’Opera pia Birago fu attivata nel 1847, dopo la morte della contessa Cristina Croce, vedova del benefattore e usufruttuaria delle sostanze. Nel 1853 l’opera pia accrebbe il suo patrimonio grazie al legato disposto nel 1835 dal conte Francesco Teodoro Arese Lucini, che aveva lasciato una rendita di 3000 lire milanesi, vincolandola con usufrutto vitalizio al conte Giovanni Battista Arese Lucini. L’Opera pia Birago fu eretta in ente morale con regio decreto del 19 ottobre 1869, che ne approvò anche un primo Statuto rispondente alle volontà del fondatore; il regio decreto del 12 dicembre 1907 approvava un nuovo e definitivo Statuto organico. Esso ampliava le finalità dell’ente aggiungendo la possibilità di assistere, saltuariamente, “sacerdoti anche non incapaci in via assoluta all’ulteriore celebrazione della Messa, purché poveri, affetti da infermità grave, di buoni costumi ed appartenenti alla diocesi medesima”.
Al 1° gennaio 1905 il patrimonio complessivo dell’Opera pia Birago ammontava a lire 1.004.045,61; l’anno successivo gli assegni in corso erano quarantuno per un totale di 26.100 lire. A quell’epoca l’erogazione della beneficenza risultava inferiore al reddito disponibile e ogni anno i considerevoli avanzi venivano impiegati a incrementare il patrimonio complessivo, nonostante che nel corso del tempo una parte del patrimonio fondiario dell’ente fosse stato liquidato.
Nel 1956 l’Eca deliberò la fusione dell’Opera pia Birago nei Luoghi Pii Elemosinieri, stornata poi nell’opera pia Casa Ecclesiastica su indicazione del Comitato Provinciale di Assistenza e Beneficenza. Con D.P.R. del 21 maggio 1965 si costituì pertanto l’Opera pia Casa Ecclesiastica e Birago, totalmente indipendente dall’Eca.

(da Guida dell’Archivio dei Luoghi Pii Elemosinieri di Milano, p. 344)