Il patrimonio artistico

Il patrimonio artistico dell’ASP Golgi-Redaelli è costituito da oltre un centinaio di dipinti, sculture e oggetti d’arte, in prevalenza commissionati nel corso dei secoli dagli antichi Luoghi Pii Elemosinieri e dagli enti che dalla fine del XVIII secolo a essi si sono succeduti, ossia l’Amministrazione e la Direzione dei Luoghi Pii Elemosinieri, la Congregazione di Carità, l’Eca.

Il nucleo più consistente dal punto di vista numerico è rappresentato dalla quadreria dei ritratti dei benefattori, dipinti a olio su tela e busti in marmo eseguiti a scopo gratulatorio, secondo una tradizione tipicamente lombarda, da artisti operanti a Milano tra il Sei e il Novecento. Tra gli artisti presenti nella raccolta si ricordano principalmente i pittori Agostino Santagostino, Giuseppe Sogni, Carlo Picozzi, Mauro Conconi, Giuseppe Bertini, Eleuterio Pagliano, Amero Cagnoni, Giuseppe Barbaglia, Emilio Magistretti, Riccardo Galli, Giuseppe Amisani, Umberto Lilloni e gli scultori Pasquale Miglioretti, Giosuè Argenti, Donato Barcaglia.

Alle effigi dei benefattori più generosi vanno ad aggiungersi dipinti e sculture di soggetto sacro, provenienti in gran parte da antichi edifici di culto, come nel caso della pala dell’oratorio del Luogo pio delle Quattro Marie realizzata da Ercole Procaccini il Giovane (1650), e altre opere d’arte come il San Giovanni Battista di Giuseppe Vermiglio (1620-1625), giunto forse attraverso un passaggio ereditario. I due capolavori della raccolta, la scultura lapidea gotica raffigurante la Madonna con il Bambino attribuita al Maestro delle sculture di Viboldone e il Presepe ligneo rinascimentale, opera riferita al Maestro di Trognano, sono ospitati in deposito temporaneo presso il Castello Sforzesco di Milano.

La Madonna con il Bambino, già collocata su una delle Porte di Milano (verosimilmente Porta Comasina), era conservata nell’oratorio di San Rocco in Riozzo (Cerro al Lambro); il Presepe si trovava invece nell’oratorio di San Giuseppe in Trognano (Bascapè), due chiesette ancora oggi annesse agli edifici padronali delle aziende agricole di proprietà dell’Ente, alcune delle quali presentano ancora rilevanti testimonianze storico artistiche. L’oratorio di San Lorenzo in Cantalupo (San Giuliano Milanese), per esempio, conserva al suo interno dipinti ad affresco di Giovanni Battista Sassi (1749 circa), autore anche della pala raffigurante la Madonna con il Bambino e i Santi Carlo e Lorenzo, un tempo posta sull’altare dell’edificio e oggi trasferita a Milano, nella sede dell’Archivio Storico in via Piatti.

Del patrimonio artistico dell’ente fa parte anche un piccolo nucleo di pregevoli sculture funerarie dedicate dalla Congregazione di Carità ai suoi principali benefattori. Ubicate presso il Cimitero Monumentale di Milano, esse portano la firma degli scultori Pietro Fumeo, Giosuè Argenti, Donato Barcaglia, Emilio Magoni, Alessandro Laforet.