Archivio Generale – Origine e dotazione – Casa di residenza

Consistenza: 68 buste
Estremi cronologici: 1518-1991

La documentazione qui conservata illustra gli spostamenti della sede dell’Amministrazione dei Luoghi Pii Elemosinieri dal 1785 ad oggi.

La prima casa di residenza fu quella in contrada Tre Monasteri (poi Monte di Pietà) nell’edificio dell’ex monastero di Santa Barbara; nel 1808, con la creazione delle Congregazioni di Carità, seguì il trasloco nei locali dell’Ospedale Maggiore di Milano. Nel 1834 l’Amministrazione dei Luoghi Pii Elemosinieri si trasferì, ultimati i lavori di adattamento, in contrada della Signora n. 72, affittando l’edificio dal Pio Albergo Trivulzio. I locali di contrada della Signora si dimostrarono, col passare degli anni, inadatti ad ospitare gli uffici e soprattutto non idonei alla conservazione del prezioso archivio. La ricerca di nuovi spazi portò l’Amministrazione a trasferire i propri uffici, nel 1851, nella casa di contrada Rugabella n. 4212, pervenuta ai Luoghi Pii grazie al legato di Giovanni Battista Birago. Nonostante gli impegnativi lavori di adattamento dei locali, secondo il progetto dell’ingegner Giorgio Manzi, gli spazi per il “grande archivio” risultarono ancora insufficienti. La permanenza dell’Amministrazione in contrada Rugabella fu quindi breve: già nel 1853 si deliberò l’acquisto di palazzo Archinto, scartando la possibilità di un affitto, allo scopo di risolvere definitivamente il problema di una sede stabile. Palazzo Archinto, che sorge d’angolo tra le vie Olmetto e Piatti, venne venduto all’ente dalle sorelle Giuditta e Rosa Tirelli con istrumento 25 novembre 1853 a rogito del notaio Francesco Maria Belloli.

Sono qui conservate le carte relative a ciascuna sede dei Luoghi Pii Elemosinieri; per ognuna rimangono gli atti di acquisizione dell’edificio (affitto o acquisto), le pratiche relative ai progetti di adattamento dei locali e all’esecuzione dei lavori (assegnazione dei diversi incarichi, collaudi, pagamenti). Ed ancora i fascicoli riguardanti l’affitto o subaffitto dei locali “eccedenti”, cioè non occupati dagli uffici dei Luoghi Pii. Per Palazzo Archinto si trova anche la documentazione delle opere di ricostruzione dell’edificio distrutto dai bombardamenti dell’agosto del 1943 (progetti, appalti delle opere, preventivi di spesa, note delle spese per le riparazioni, liquidazioni dei lavori eseguiti): in occasione dell’ultimo intervento di riordino (2007) si è deciso di mantenere unita tutta la documentazione relativa alla ricostruzione dell’edificio.

In genere (1 busta, 1826-1850)

Si tratta di documentazione relativa alla ricerca di una sede idonea per gli uffici dei Luoghi Pii Elemosinieri.

Milano, contrada del Monte di Pietà – monastero di Santa Barbara (2 buste, 1785-1829)

La documentazione conservata è quella relativa all’acquisizione dell’edificio; vi sono poi le pratiche dei progetti e dei lavori di adattamento e sistemazione dei locali per ospitare gli uffici e gli atti relativi allo sgombro dell’edificio da parte dei Luoghi Pii Elemosinieri. Si trovano qui anche i fascicoli degli inquilini affittuari.

Milano, contrada dell’Ospedale Maggiore (1 busta, 1826-1841)

Si conservano in questo sottotitolo le pratiche relative alle richieste di pagamento del canone d’affitto (Annuo fitto), la suddivisione di mobili ed effetti dopo lo scioglimento della Congregazione di Carità napoleonica (Effetti ceduti a quella Direzione), gli inventari dei mobili e degli oggetti esistenti nei locali dell’Ospedale dopo lo sgombero (Mobili e suppellettili).

Milano, contrada della Signora n. 72 (2 buste, 1826-1855)

Si conservano qui le pratiche riguardanti l’esecuzione dei necessari lavori di adattamento, i fascicoli dei subaffittuari dei Luoghi Pii presso la sede di contrada della Signora (Fitti attivi), la documentazione delle trattative per l’affitto dell’edificio da parte dell’Amministrazione dei Luoghi Pii (Fitti passivi).

Milano, contrada Rugabella n. 4212 (1 busta, 1846-1854)

Sotto la voce In genere si trovano le pratiche dei sopralluoghi alla nuova casa di residenza per verificarne l’idoneità, la distinta delle somme erogate dall’Opera pia Birago e dai Luoghi Pii Elemosinieri per la casa, le pratiche delle trattative tra i Luoghi Pii Elemosinieri e la Delegazione provinciale per concedere una parte dell’edificio agli uffici della Regia Commissaria; in Adattamenti, tipi vi è poi il progetto per la sistemazione dei locali e le pratiche dell’assegnazione e dell’esecuzione dei lavori; in Mobili e suppellettili si trovano invece pratiche di richieste di alcuni uffici.

Milano, vie Olmetto 6 e Piatti 8 (61 buste, 1518-1991)

Si conservano le pratiche dell’acquisto del palazzo (Acquisti e provenienze), quelle dei lavori di adattamento e di manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre che le pratiche delle opere di ricostruzione dopo i bombardamenti dell’agosto del 1943 (Adattamenti, fabbriche e riparazioni). Sotto la voce Impianti e condutture è stata riunita tutta la documentazione relativa ai seguenti impianti: Ascensore, Elettrico, Elettronico, Idrosanitario, Riscaldamento, Telefono e alle condutture dell’acqua potabile (installazione e manutenzione). Si trovano qui anche i fascicoli degli affittuari della casa di residenza e quelli personali dei portinai assunti dall’Ente.