Ugo Pisa (1845 – 1910)

Appartenente a un’illustre famiglia ebraica di commercianti e banchieri, Ugo Pisa nasce a Ferrara il 9 agosto 1845 da Luigi Israele e da Vittoria Vitali; negli anni Cinquanta si trasferisce con i genitori e il fratello Giulio a Milano, dove il padre ha spostato la propria casa bancaria.

Iscritto alla Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Pavia, nel 1866 interrompe gli studi per partecipare volontario alla III guerra d’indipendenza; al ritorno si laurea e intraprende per qualche anno la carriera diplomatica, che lo porterà in Estremo Oriente, in Cina e in Giappone.

Nel 1873 inizia a lavorare per la banca di famiglia e contemporaneamente si interessa alle problematiche economiche e sociali del tempo, dimostrando particolare attenzione e competenza per le condizioni della classe operaia e per i problemi del lavoro: fonda e presiede il Patronato di Assicurazione e Soccorso per gli Infortuni sul Lavoro, costituisce la Cassa di maternità di Milano, è tra i più attivi sostenitori della Società Umanitaria e il più importante azionista del giornale democratico “Il Secolo” di Milano.

Anche il fratello minore Giulio (1851-1905) dopo la laurea in ingegneria sceglie di non esercitare la professione e di dedicarsi alla vita pubblica: è consigliere comunale, esperto d’arte e mecenate, promotore della costruzione dell’Acquario civico cittadino e curatore di una mostra che diventerà la Biennale di Venezia; alla sua morte, avvenuta improvvisamente per un incidente equestre, dispone numerosi legati a favore di istituzioni culturali e benefiche tra cui l’Ospedale Maggiore e il Comune di Milano per il restauro del Castello Sforzesco. La moglie di Giulio, Antonietta Rizzi (1871-1955), nel 1902 è tra le prime donne, insieme a Ersilia Majno e Rebecca Berettini Calderini, a essere nominata amministratrice di Opere Pie milanesi; rimasta vedova continua a coltivare la sua passione per l’arte e a occuparsi di attività assistenziali, è esponente e finanziatrice dell’Unione Femminile Nazionale e presidente della Società di mutuo soccorso fra le operaie di Milano.

Ugo Pisa, impegnato in battaglie sociali e politiche, si dedica alla vita pubblica e amministrativa cittadina: è socio della Società geografica italiana, esponente della Commissione centrale di beneficenza della Cassa di risparmio delle province lombarde, membro del consiglio d’amministrazione della Banca Popolare, consigliere e presidente della Camera di Commercio di Milano; dal 1889 per un decennio opera come consigliere comunale; di posizioni liberiste, nel 1898 è nominato Senatore del Regno e diventa membro del Consiglio superiore del lavoro.

Sebbene impegnato su molti fronti, come uomo di affari conserva e accresce un ingente patrimonio; nel testamento olografo, stilato nel 1904 e modificato due volte nel 1908, dopo le disposizioni a favore dei propri eredi, la moglie Clelia Bondi e i quattro figli Lidia, Fanny, Vittoria e Luigi, Ugo Pisa dispone lasciti a favore di alcune istituzioni di cui si è sempre occupato: alla Congregazione di Carità di Milano assegna 5.000 lire da distribuirsi ai poveri entro tre mesi dal suo decesso e dona all’Istituto Derelitti 4.000 lire, a condizione che accolga “sempre i derelitti senza alcuna distinzione di culto o religione”.

Ugo Pisa muore il 14 marzo 1910 nella sua casa di via Palestro 2 a Milano. La sua salma viene tumulata con una solenne cerimonia al Cimitero Monumentale nell’edicola di famiglia, realizzata su progetto di Carlo Maciachini.

(testo di Lorenza Barbero)