Cesare Spagliardi (1814 – 1910)

Cesare Spagliardi nasce a Milano il 14 agosto 1814 da Francesco (1775-1864), sensale di droghe, e da Maddalena Tagliaferri, secondogenito di sette fratelli. Nel 1828, giovanissimo, si iscrive ai corsi dell’Accademia di Brera e una volta congedatosi intraprende la professione del pittore e, in parallelo, quella del restauratore. Sposa in prime nozze Angela Tagliaferri, da cui ha i figli Serafina (1846), Francesco (1847-1857), Cecilia (1848-1851), Giovanni (1850-1851), Cesare (1851-1851), Carlo (1853) e in seconde Luigia Roncoroni, da cui ha Savina (1858-1862), Maria (1862) e Teresa (1866). È verosimilmente imparentato con il sacerdote Giovanni Spagliardi (1811-1880), promotore e direttore della Pia Opera del Patronato pei carcerati e liberati dal carcere (nel 1867 confluita nei Riformatori della Provincia di Milano Marchiondi-Spagliardi insieme al Pio Istituto dei discoli di Santa Maria della Pace e all’Istituto pei fanciulli derelitti di Parabiago) di cui Cesare, insieme ai genitori e ai fratelli Giuseppe, Luigi e Antonio, risulta socio dal 1845, anno della sua fondazione.

Negli anni Quaranta dell’Ottocento riceve alcune commissioni dalla Amministrazione dei Luoghi Pii Elemosinieri di Milano, innanzitutto la pala rappresentante San Vincenzo de’ Paoli con altri Santi per l’altare maggiore della chiesa di San Vittore agli Olmi presso l’ex convento dei Cappuccini di Porta Vercellina (poi demolito per lasciare spazio al nuovo carcere). Nel 1847 viene incaricato di restaurare la pala seicentesca dell’oratorio di San Michele in Calvignasco, raffigurante la Madonna con il Bambino, angeli e i Santi Michele, Carlo Borromeo e Antonio Abate; essendo tuttavia impossibile recuperare il dipinto originale per il suo pessimo stato di conservazione, tra il 1847 e il 1848 Spagliardi ne esegue una nuova versione, tuttora in loco.

Nel 1859 partecipa alla esposizione annuale di Brera con il dipinto di genere dal titolo La nuova scarpetta. Negli anni successivi, in società con il collega pittore Antonio Silo, fonda lo stabilimento fotografico Spagliardi & Silo, la cui attività è documentata dalle guide commerciali di Milano tra il 1865 e il 1888, con sede il corso di Porta Venezia 11 poi 98. La ditta, che si specializza nella produzione di ritratti in formato carte de visite, nel 1866 realizza il reportage relativo all’Officina del Gas cittadina e nel 1871 partecipa all’Esposizione Industriale di Milano.

A volte, di uno stesso personaggio Spagliardi esegue il ritratto sia fotografico che pittorico: è il caso della effigie gratulatoria della benefattrice Marina Germani Dell’Acqua, di cui l’ASP Golgi-Redaelli conserva entrambe le versioni, commissionate dalla Congregazione di Carità di Milano. Allo stesso modo, fotografa Francesco Hayez dal vero in studio e Alessandro Manzoni sul letto di morte e ne dipinge i ritratti a olio, uno a mezzo busto e l’altro a mezza figura, presentandoli alla Esposizione di Brera del 1873 e poi a quella del 1878 (Manzoni) e alla Nazionale di Milano del 1881 (Hayez). È presente con altri ritratti pittorici alle rassegne braidensi del 1875, 1879, 1886 e alle Triennali del 1891 e del 1894: a quest’ultima espone anche una composizione di genere, La vendetta. Nel 1884 porta a termine il ritratto del benefattore Achille Gaspare Oldrati per l’Ospedale Maggiore, oggi Fondazione IRRCS Ospedale Maggiore Ca’ Granda Policlinico.

Cesare Spagliardi muore a Milano il 25 luglio 1910.

(testo di Sergio Rebora)