Giovanni Battista Sassi (1679 – 1762)

Giovanni Battista Sassi (del nome di battesimo ricorrono presso le fonti archivistiche e bibliografiche anche le dizioni Giovan Battista e Giambattista) nasce a Milano nel 1679, fratello di Giuseppe Antonio (1675-1751), sacerdote e prefetto della Biblioteca Ambrosiana dal 1711 alla morte. Secondo Luigi Antonio Lanzi, Giovanni Battista sarebbe stato allievo a Napoli di Francesco Solimena, pittore di cui la Pinacoteca Ambrosiana conserva alcune copie compiute dall’artista.

Al 1713 datano il primo documento noto relativo a Sassi, citato dai pittori dell’Accademia di Milano in una procura, e la sua prima opera nota in ordine di tempo, la pala con la Madonna con il Bambino e San Bernardo per la chiesa di San Pietro Verzolo a Pavia, cui segue la Sacra Famiglia della chiesa di sant’Ambrogio della Vittoria a Parabiago, riferita al 1716. Negli anni Venti del Settecento esegue gli affreschi di Palazzo Stoppani a Milano, la decorazione delle cappelle di Santo Stefano nel Duomo di Monza (1723) e di Santa Caterina nella chiesa di San Francesco a Lodi (1723), città in cui l’artista  lascia altri affreschi, di soggetto mitologico, in Palazzo Modignani Pitoletti Fontana. In quel decennio e fino al 1731 opera inoltre a più riprese come affreschista nella chiesa dell’abbazia di Rodengo, presso Brescia, per la quale dipinge anche le pale con il Trionfo della Croce e della Santissima Trinità e Santa Francesca Romana. A quel momento sono riferite le pale con i Quattro Santi francescani della chiesa di San Bernardino a Chiari, la Madonna del Rosario della chiesa di San Zenone della vicina Sale Marasino e di poco successiva l’Estasi di Sant’Andrea Avellino della chiesa di San Giovanni Domnarum di Pavia. A Brescia, verosimilmente negli anni Trenta, è presente nella decorazione della cappella dell’Immacolata nella chiesa di San Francesco, nel santuario di Santa Maria dei Miracoli (in questo caso con opere perdute) e nella chiesa di San Zeno al Foro, dove colloca la pala dell’altare maggiore raffigurante la Madonna con il Bambino e i Santi Zeno, Rusticiano e Vincenzo de’ Paoli.

Nello stesso decennio, insieme a Giuseppe Antonio Castelli detto il Castellino, Sassi affresca il soffitto della sala centrale di Palazzo Visconti Citterio a Brignano Gera d’Adda; in autonomia è operante nella cappella del Rosario della chiesa di Sant’Eustorgio a Milano (1736) e ancora, negli anni Quaranta, interviene nella cappella del Beato Bernardo Tolomei nella basilica di San Vittore al Corpo, in Palazzo Carones Brentano a Corbetta con affreschi di tema mitologico e nell’oratorio di San Lorenzo a Cantalupo, presso San Giuliano Milanese, con la pala raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Lorenzo martire e Carlo Borromeo, commissionata dal possidente Alfonso Vismara e dai suoi fratelli (1747). Vicina a quest’ultima risulta poi la Madonna con il Bambino e i Santi Tommaso e Andrea nella chiesa omonima a Pontevico. Al 1754 datano le tele raffiguranti la Sacra Famiglia di Gesù e la Sacra Famiglia di Maria per la cappella del Rosario nella chiesa di San Giorgio al Palazzo a Milano, oggi disperse; al 1760 circa è riferita La Vergine detta le regole dell’Ordine dei Gesuiti a Sant’Ignazio di Loyola, oggi conservato nella sacrestia della basilica di San Lorenzo, sempre a Milano.

Cavaliere dell’Ordine del Santo Sepolcro e membro dell’Accademia di disegno, che dal 1728 dirige a più riprese per oltre tre decenni, Giovanni Battista Sassi muore a Milano nel 1762.

(testo di Sergio Rebora)