Livio Pecora (1831 – 1907)

Livio Pecora nasce a Milano il 17 ottobre 1831 da Andrea, impiegato originario di Pavia, e da Amalia Lampugnani. Studia presso l’Accademia di Brera frequentando la Scuola di disegno di Giuseppe Sogni e quella di pittura sotto la guida di Francesco Hayez; nel 1855 una sua Mezza figura di grandezza naturale presa dal vivo consegue il secondo premio al concorso istituito dal marchese Paolo Rescalli e l’anno successivo è presente tra gli allievi premiati della Scuola del nudo.

Alla esposizione di belle arti di Brera del 1859 è presente con la grande composizione di soggetto storico letterario, con la quale vince il concorso per la fondazione Canonica e che oggi appartenente alle collezioni della stessa Accademia di Brera, dal titolo Matteo Visconti accoglie alcuni militi imperiali spediti con l’ordine di arrestarlo se lo trovavano in armi; alla rassegna braidense del 1860 Pecora espone due dipinti: un’altra scena storica: L’uccisione del Gran Siniscalco ser Giacomo Caracciolo e un Ritratto di donna a figura intera. Del pittore, che svolge l’attività di maestro di disegno presso le scuole professionali di Legnano, non si ha notizia di altre opere inviate alle esposizioni del tempo.

Nel 1905 Livio Pecora esegue su commissione della Congregazione di Carità di Milano il ritratto a tre quarti di figura del fratello Luigi (1830-1904), avvocato e pretore, benefattore dell’ente.

Celibe, muore a Milano il 7 giugno 1907 presso la casa di salute di via Ariberto.

(testo di Sergio Rebora)