Alessandro Giulini (1873 – 1936)

Nato a Milano il 18 luglio 1873 da Giorgio e Maria Salazar, Alessandro Giulini appartiene a una nobile famiglia lombarda. La sua figura “piccola, tozza, […] spirante serenità e pacatezza” di “gentiluomo e di erudito” storico diventa ben presto famigliare ai frequentatori degli archivi, dove svolge le sue ricerche incentrate in particolare sull’araldica e sul Settecento milanese, a cui dedica numerosi saggi.

Poco più che trentenne accanto alla passione per la storia affianca l’impegno politico: candidato alle elezioni amministrative nel Partito liberale, è nominato assessore del Comune di Milano e nel 1911 è eletto nel Consiglio d’amministrazione della Congregazione di Carità di Milano; designato alla Commissione beneficenza gli sono affidate operazioni di affrancazione e concentramento di legati, investimento di capitali in rendite pubbliche e per la sua formazione umanistica controllo della “compilazione dell’inventario degli atti d’archivio”, compito che lo induce a incentivare gli incaricati a riprendere “con sollecitudine” le operazioni e a eliminare  “le semplici notifiche di debitori”, che costituiscono un “inutile e ingombrante ammasso di carte prive di ogni valore”.

Nel gennaio 1913 è nominato Presidente dell’Ente fino all’agosto dell’anno successivo, quando, in opposizione alla nuova maggioranza determinata dalle votazioni comunali, si dimette.

Durante il suo mandato fa approvare gli statuti organici di opere pie amministrate dalla Congregazione, stabilisce le norme per rilasciare concessioni precarie, costituisce una commissione tecnico – finanziaria incaricata di esaminare le spese di gestione degli stabili, i rispettivi redditi e il loro valore patrimoniale. In accordo con il Comune, promuove la riforma dei cinque sperimentali Ispettorati sanitari per la beneficenza baliatica, sostituendoli con un Consorzio per l’assistenza alla prima infanzia.

Cessata la sua attività alla Congregazione prosegue nei suoi interessi storici: è nominato presidente della Società Storica Lombarda, compilatore dell’Archivio storico locale, conservatore della Biblioteca Trivulziana, collabora a numerose riviste di letteratura soprattutto con scritti di storia milanese e regionale; fino alla morte cura la pubblicazione del Carteggio di Pietro e Alessandro Verri e collabora alla stesura di voci dell’Enciclopedia italiana e dell’Enciclopedia storico–nobiliare italiana di Vittorio Spreti.

Alessandro Giulini muore improvvisamente il 31 gennaio 1936 nella sua abitazione di piazza Sant’Ambrogio. Come ricorda il necrologio del Corriere della Sera, la sua scomparsa è “destinata a suscitare una vasta eco di rimpianto nel mondo degli eruditi”.

(testo di Lorenza Barbero)