Edgardo Bronzini (1852 – 1933)

Emilio Sommariva, Ritratto di Edgardo Bronzini, 1922 (Biblioteca Nazionale Braidense)
Emilio Sommariva, Ritratto di Edgardo Bronzini, 1922 (Biblioteca Nazionale Braidense)

Rocco Alessandro Edgardo Bronzini, nato il 27 luglio 1852 da Michele – piccolo imprenditore del legno colpito da dissesti finanziari – e Carolina Conterio, nel 1877 si laurea in giurisprudenza e intraprende la professione forense, aprendo uno studio legale in collaborazione con l’amico e collega Luigi Majno, che nel 1883 sposerà Ersilia, sorella minore di Edgardo.

Dalla fine degli anni Ottanta dell’Ottocento inizia una intensa attività politica e amministrativa: diventa infatti esponente della Commissione comunale per l’applicazione della tassa d’esercizio, del Consiglio di disciplina dei procuratori e del Consiglio dell’ordine degli avvocati; successivamente è eletto membro del Collegio dei probiviri e della Strada Ferrata Mantova–Cremona e Presidente della Delegazione del Consorzio di Roggia Vettabbia per le utenze d’acqua.

Nominato consigliere della Congregazione di Carità di Milano, durante la prima seduta del 9 marzo 1900 è delegato con il Presidente Camillo Rognoni e con mons. Bernardino Nogara al ritiro di cedole e di titoli di credito pubblico presso la locale Cassa di Risparmio e designato relatore nelle Commissioni pei derelitti e per il conferimento delle beneficenze.

Fino alle dimissioni, presentate nel febbraio 1904, si occupa degli acquisti necessari al regolare funzionamento degli Istituti amministrati dall’Ente e del miglioramento delle condizioni degli ospiti giovani e anziani; offre inoltre la propria competenza giuridica per cause legali promosse contro la Congregazione, quali le vertenze legate alle eredità di Giovanni Battista Polli e di Marianna Collini vedova Triulzi e contro Carolina Schieroni, fittabile del podere Calvignasco.

Dopo una visita alla Sezione Senavra del Ricovero di Mendicità di Milano, Bronzini ritiene opportuno destinare ai degenti locali adeguati, in cui possano cucinare direttamente gli alimenti comprati esternamente e vendere, a prezzi determinati dalla Congregazione, generi alimentari e bevande ai ricoverati impossibilitati a uscire dall’Istituto; sostiene le proposte della Dirigenza della Pia Casa di Abbiategrasso e ottiene l’approvazione del Consiglio per apportare miglioramenti all’alimentazione degli ospiti. Favorisce il trasferimento dei bambini affetti da tigna, dall’edificio della Senavra all’Ospedale Maggiore di Milano, per evitare il diffondersi della malattia ad altri ricoverati e partecipa alla Commissione per la riforma degli organici e del nuovo Regolamento, approvato nel 1903.

Dopo le dimissioni prosegue la sua attività di avvocato e con il cognato Luigi Majno costituisce, tra gli altri, i collegi difensivi della ditta Ricordi & C. contro la Casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi per il pagamento dei piccoli diritti e della Camera di Commercio di Milano contro i ragionieri per l’iscrizione tra i curatori fallimentari dei neo laureati dell’Università Bocconi.

Edgardo Bronzini muore il 28 gennaio 1933 a Milano ed è sepolto al Cimitero Monumentale insieme alla moglie Edvige e le figlie Luigia e Virginia.

(testo di Lorenza Barbero)