Paolo Manusardi (1837 – 1918)

Figlio di Francesco, avvocato originario di Caravaggio, e di Carolina Zanatta, Paolo Manusardi nacque a Milano il 31 ottobre 1837 nella casa in Contrada dei Bigli n. 1242.

Seguendo le orme del padre, si laureò in legge ed esercitò la professione forense. Poco più che ventenne aderì alle istanze risorgimentali, partecipando alle campagne del 1859.

Nel 1883 entrò a far parte del Consiglio degli Istituti ospitalieri di Milano, di cui divenne Vice-presidente l’anno successivo (6 novembre 1884), mantenendo l’incarico fino al 1890.

Il 22 dicembre 1892 fu designato presidente della Congregazione di Carità di Milano, reggendone le sorti fino al gennaio 1899. In quello stesso anno assunse la presidenza della Deputazione provinciale di Milano, che guidò fino alla morte, avvenuta il 28 maggio 1918.

Fu inoltre membro del Consiglio d’amministrazione della Cassa di Risparmio, presidente dell’Istituto Marchiondi Spagliardi e componente della commissione provinciale Commissione per il riordino del Brefotrofio e del Comitato promotore della Società contro l’accattonaggio.

Volle essere sepolto a Montorfano, in provincia di Como, dove la famiglia possedeva un’elegante villa e vasti terreni. Le sue spoglie riposano in una sobria edicola nel cimitero del paese, accanto a quelle della moglie Ernestina Ravizza (defunta nel 1931) e del figlio Riccardo (morto nel 1968), benefattore dell’Unione italiana ciechi.

(testo di Maria Cristina Brunati)