Paride Accetti (1921 – 1994)

Paride Accetti nasce a Milano il 27 marzo 1921 da Carlo e da Giulia Gastoldi; dal padre – rinomato avvocato presidente della Famiglia artistica milanese, in contatto con esponenti dell’ambiente futurista – trae l’interesse per l’arte, specie quella moderna, di cui sarà appassionato collezionista.

Laureato in Giurisprudenza, si avvicina all’ideologia socialista. Durante la seconda guerra mondiale combatte come partigiano in Val d’Ossola; nell’autunno 1946 è designato dal consiglio di Palazzo Marino all’Ente comunale di assistenza, che lo assegna all’amministrazione degli Uffici Legale e Personale – Segreteria.

Nel 1947 per sua iniziativa nascono presso il Velodromo Vigorelli le prime edizioni del Palio calcistico fra i vari rioni della città di Milano, il cui introito è devoluto all’Eca; per la sua competenza e le amicizie tra gli artisti è assegnato alla Commissione che segue il restauro della quadreria dell’Ente, di cui è parte attiva prendendo contatti con la Sovrintendenza alle Gallerie e con esperti dell’epoca. Addetto all’Ufficio stampa dell’Eca, nel giugno 1948 relaziona i consiglieri sul bilancio della struttura consegnando un utile di 7.000.000 di lire, che sarà incorporato nella Cassa dell’Ente Comunale di Assistenza già dal mese successivo. Delegato a mantenere i rapporti con le rappresentanze sindacali propone una riforma del servizio medico fiscale interno a favore dei dipendenti.

Nella primavera 1950 gli è affidato il controllo della Gestione autonoma dei ristoranti Eca; l’anno seguente rappresenta l’Ente nel Consiglio d’amministrazione dell’Ospedale Fatebenefratelli, di cui sarà presidente negli anni ’60 per decreto prefettizio. Nel novembre 1951, a conclusione del suo mandato, il Presidente dell’Eca, Ezio Vigorelli, lo elogia per essersi “molto occupato di questioni riguardanti sia il personale, quanto le vertenze legali” e per aver “prestato la sua efficace collaborazione nel campo dell’amministrazione patrimoniale”.

Negli anni seguenti Accetti prosegue per qualche tempo l’attività legale; è tra gli amministratori della Federazione provinciale milanese dell’Associazione combattenti e reduci, responsabile del Centro milanese per lo sport, dedito alla politica nelle file del Partito Socialista Italiano.

Dal 1961 per circa vent’anni sarà consigliere comunale a Milano: dapprima assessore alle aziende municipalizzate e alle imposte dirette, successivamente assessore allo sport, turismo, tempo libero, parchi e giardini, incarico a lui particolarmente congeniale in considerazione dei suoi trascorsi da schermidore di fama internazionale e dell’interesse per l’attività fisica e sportiva, tanto da pubblicare nel 1978 un volumetto con l’elenco degli impianti e delle attrezzature sportive presenti in città.

Nel 1981 si dimette dall’amministrazione comunale per incompatibilità con la nomina a presidente dello IACP – Istituto autonomo case popolari, che guiderà per sei anni contribuendo al risanamento del bilancio grazie a un mirato programma di vendite e a rigidi controlli finalizzati a ridurre la morosità.

Ricordato come “burbero socialista umanitario” e chiamato “il Paride” dagli amici – fra cui Aligi Sassu, Giacomo Manzù, Francesco Messina e Tommaso Gallarati Scotti, che frequentano la sua abitazione in via Monte di Pietà 18, costituendo una sorta di cenacolo artistico e culturale – Paride Accetti muore a Milano il 28 marzo 1994 ed è sepolto al Cimitero Monumentale.

(testo di Lorenza Barbero)