Rotterdam Düsseldorf Minder Ravenni (1923 – 1976)

Certificato di Diploma di Assistente Sociale
Il Segretario Generale dell'Eca, Ugo Colombo, elogia l'operato di Rotterdam Ravenni, come da segnalazione del Direttore della Pia Casa di Abbiategrasso, Angelo Pagani, 1959

Rotterdam (Rotterdà) Düsseldorf Minder Ravenni fu assistente sociale presso l’Ente Comunale di Assistenza di Milano dai primi anni Cinquanta del Novecento.
Toscano di origine, nacque a Poggibonsi (in provincia di Siena) il 21 dicembre 1923, da Luigi ed Emma Marrocchi. Figlio unico, compì gli studi in Toscana, trasferendosi in seguito a Milano con la famiglia, probabilmente per trovare un impiego. Sappiamo per certo che un lavoro riuscì ad averlo: l’Ente Comunale di Assistenza di Milano lo assunse il 29 luglio 1948.
Impiegato presso gli Uffici di zona dell’Eca, ebbe l’opportunità di frequentare il corso biennale per Assistenti sociali presso la Società Umanitaria. Conseguì il diploma nel 1950, discutendo una tesi sul tema “Il lavoratore sociale nelle zone dell’ECA”.
Ravenni non fu l’unico impiegato degli Uffici di zona a specializzarsi professionalmente come operatore sociale; la presidenza dell’Eca di allora infatti deliberò in favore dell’iscrizione di alcuni suoi dipendenti ai corsi di via Daverio (UNSAS).

Come è noto funzionano da tempo in Milano scuole che hanno per finalità la preparazione sia morale che tecnica di coloro che intendono esplicare la loro attività prevalente nel vastissimo campo dell’assistenza sociale. Si ricordano a tal proposito la Scuola Pratica di Assistenza Sociale in via Mercalli 23 e la Scuola per Assistenti sociali in via Daverio 7. Quest’ultima inizia a giorni il suo II° biennio […]. Il presidente dell’ECA avv. Ezio Vigorelli allo scopo di giovare al personale dell’Ente, ha offerto a coloro che intendessero iscriversi a frequentare il corso in parola il pagamento della tassa scolastica a carico dell’Ente nonché, se necessario, le agevolazioni relative all’orario di servizio con l’intesa che l’amministrazione riterrà il diploma conseguito titolo preferenziale ad ogni effetto di carriera.
(Circolare del Segretario Generale dell’Eca al personale dell’Ente e alle Commissioni assistenziali, 28 gennaio 1948: Uffici, Personale, In genere, Assistenti sociali, b. 3767B)

Già nel 1948 accolsero la proposta dell’amministrazione diversi dipendenti, tra cui Luigi Bruschi, Guido Gridelli, Mario Guastalla, Giovanni Moruzzi, Enrico Nay, Oreste Pellegrini, Quirino Peroni, Salvatore Pullerone, Marco Aurelio Ricci, Riccardo Salafia.

Con il conseguimento del diploma ebbe inizio la carriera di Ravenni nel settore specifico dell’assistenza sociale. Dal 25 gennaio 1950 fu impiegato presso l’Ufficio di zona Corvetto, poi, da dicembre dello stesso anno passò all’Ufficio di zona Venezia. Nel 1952 venne assegnato stabilmente al “Centro Rinascita sociale” con incarico speciale di assistenza a favore dei dimessi dal carcere per amnistia: dal 1950 l’Eca milanese aveva attivato 5 Centri sociali (già Uffici di zona) ognuno dei quali era tenuto da un assistente sociale diplomato. La città era stata divisa in 19 “zone”, per cui 4 Centri erano dislocati sul territorio e il quinto agiva presso “Rinascita sociale”, istituzione sorta per l’assistenza ai carcerati e dimessi dal carcere e le loro famiglie.

Successivamente, tra il 1954 e il 1958, Ravenni fu trasferito al Centro sociale 9 e al Centro sociale Romana.

Le carte d’archivio offrono oggi la possibilità di conoscere le qualità professionali del Ravenni, oltre che a metterne in luce alcuni tratti della personalità.
Nel rapporto informativo del 15 gennaio 1955 sul lavoro svolto dal Ravenni nel corso del 1954, l’assistente sociale viene descritto con queste parole:

Intelligentissimo, estroso, il Ravenni esplica il suo compito con vera passione, prendendo particolarmente a cuore i casi a lui affidati e sforzandosi in ogni modo di addivenire per quanto possibile al ricupero sociale.
(dal fascicolo personale)

L’attività di Ravenni fu caratterizzata da un’autentica dedizione all’aiuto dei bisognosi e da un forte senso di giustizia; una sensibilità personale arricchita da una formazione professionale tutt’altro che superficiale. Durante la scuola biennale presso la Società Umanitaria tra il 1949 e il 1950 frequentò anche, insieme al collega Victor Cicinato, un corso di psicologia applicata tenuto dal prof. Gaetano Kanisza e diversi corsi di aggiornamento per assistenti sociali presso l’ENSISS. Sappiano inoltre che fu iscritto alla Facoltà di magistero dell’Università di Urbino, riuscendo a sostenere negli anni diversi esami.
Quando venne assegnato, nel settembre del 1958, alla Pia Casa di Abbiategrasso operò proficuamente sotto la direzione di Angelo Pagani, collaborando, tra l’altro, con lo psicologo Luigi Meschieri del CNR alla raccolta di dati sui lavoratori anziani, utilizzata come documentazione per la relazione di base del Convegno di studi indetto dall’ONPI (Opera Nazionale per i Pensionati d’Italia). Ravenni ricevette in merito una lettera di elogio dal segretario dell’Eca Ugo Colombo per la qualità del lavoro svolto.
Una reciproca stima caratterizzò il breve periodo di collaborazione con Pagani presso la Pia Casa, la cui organizzazione interna il sociologo era stato chiamato a “ristrutturare”.

Da circa un anno e mezzo svolgo l’attività di Assistente sociale presso la Pia casa di Abbiategrasso e sinceramente posso affermare di essermi trovato bene e di aver trovato un ambiente adatto allo sviluppo della mia personalità, delle mie capacità e dei miei interessi. Nella persona del dottor Pagani, attuale direttore della Pia Casa, ho trovato un dirigente preparato, onesto e umano, che mi ha compreso, sorretto nei momenti di sconforto e incoraggiato nello svolgimento del mio lavoro […]. Alla Pia casa ho trovato la direzione sensibilissima a tutti i problemi di Servizio sociale e decisa a realizzare le idee più moderne nel campo dell’assistenza agli anziani ricoverati.
(Assistenza, Servizio sociale 1960-1963, III, atti 81/1960, b. 300)

Sono parole di Ravenni, tratte dalla sua relazione sull’attività del Centro sociale della Pia Casa nel 1959.

Ravenni rimase ad Abbiategrasso fino al 1962, quando fu trasferito all’Ufficio studi, stampa e manifestazioni culturali dell’Ente per passare poi, l’anno seguente, come assistente sociale, alla Ripartizione Istituti.

Dalle carte d’archivio emerge lo spirito militante di Ravenni che gli guadagnò la stima di molti ma fu anche causa di situazioni conflittuali. Nel 1965 infatti venne formulato un giudizio negativo nelle note di qualifica sul suo conto, per aver manifestato “insofferenza disciplinare in occasione di ispezioni effettuate da un assistente sociale dell’Ente”. Ravenni espresse in merito profondo disappunto al consigliere Eca Tesini e al Direttore Generale, attribuendo la valutazione ad una totale incomprensione delle sue proposte di riforma.
Nonostante alcune incomprensioni nel 1965 gli venne conferita la qualifica di Ispettore dei Centri sociali dell’Eca con sede di servizio presso la Divisione Assistenziale e nel 1968 gli vennero attribuite le funzioni di Direttore dei Ricoveri notturni di viale Ortles e del Centro sfrattati e senza tetto (deliberazione del Consiglio 20 dicembre 1967). Incarico che gli comportò un considerevole aumento del carico di lavoro e delle responsabilità.
In qualità di ispettore denunciò, nel 1973, l’estrema precarietà “esistente nell’ambito dell’attività assistenziale, come lo stato di disorganizzazione dei servizi, l’assenza di un programma di assistenza economica, l’assenza di un programma di servizio sociale, l’assoluta mancanza di una supervisione tecnica, le mancanze di procedure di Servizi sociali”.

L’attività di Ravenni fu interrotta bruscamente dalla morte prematura avvenuta in servizio il 21 giugno 1976.

(testo di Paola Bianchi)