Asili e Ricoveri notturni Eca: archivio

Nonostante la fusione stabilita nel 1938, gli Asili Notturni Sonzogno, i Ricoveri Notturni Levi (poi Casa di ristoro) e la Casa dell’Ospitalità fascista avevano continuato a mantenere una certa autonomia gestionale tanto che – dopo la ovvia scomparsa della Casa dell’Ospitalità fascista alla metà degli anni Quaranta – solo a partire dal 1957, contestualmente alla definitiva chiusura della sede storica degli Asili Notturni Sonzogno in via Pasquale Sottocorno e al trasferimento delle ultime ospiti nei nuovi padiglioni di viale Ortles, si iniziò a compilare un bilancio unico per gli Asili e i Ricoveri.

Per quanto concerne l’archiviazione delle pratiche, prevalse progressivamente l’uso di classificarle come Casa di ristoro-Levi, l’istituzione che per prima si era insediata nei nuovi fabbricati: la sede originaria dei Ricoveri notturni Levi in via Soave 17 era stata distrutta da un bombardamento nel febbraio 1943 a seguito del quale gli ospiti erano stati trasferiti temporaneamente in via De Breme 59, già sede della Casa dell’ospitalità fascista, e più tardi presso il dormitorio di via Colletta 1-3. Alla documentazione relativa ai tre istituti è stata aggiunta quella dei Centri alloggiativi provvisori gestiti dall’Eca e attivi dagli anni dell’immediato dopoguerra fino all’inizio degli anni Settanta del Novecento.

Sonzogno

Consistenza: 7 buste
Estremi cronologici: 1923-1960

Le carte qui conservate riguardano le vicende degli Asili Notturni “Lorenzo e Teresa” dalla fusione nell’Eca, compiuta per effetto del R.D. 27 dicembre 1938, fino al 1957, quando la sede storica di via Pasquale Sottocorno fu chiusa e le ultime ospiti trasferite nel nuovo dormitorio di Viale Ortles.

La chiusura della struttura era già stata prevista da tempo tanto che, fin dall’ottobre 1956, l’Ufficio Ragioneria precisava che a partire dall’anno 1957 per i dormitori amministrati dall’Eca sarebbe stato “redatto un unico bilancio di previsione”.

Nella seduta del 2 ottobre 1957, in cui si discusse il definitivo sgombero dei locali di via Sottocorno e lo spostamento degli Asili Notturni in viale Ortles, il Consiglio di amministrazione dell’Eca deliberò anche di intitolare la sezione femminile alla memoria di Lorenzo e Teresa Sonzogno, mentre quella maschile avrebbe continuato a mantenere l’intitolazione a Giuseppe Levi. Nella medesima riunione il Consiglio stabilì inoltre che, pur mantenendo autonomia di funzionamento per quanto attinente all’accettazione, all’infermeria e al guardaroba, il reparto femminile avrebbe dovuto fare riferimento alla Direzione già operante in Viale Ortles per quanto riguardava “gli impianti e i servizi di carattere generale”.

Questo spiega come mai la documentazione prodotta dopo il trasloco si trovi unita a quella della Casa di Ristoro-Levi, che per prima si era insediata nei padiglioni di Viale Ortles.

La documentazione è suddivisa in Origine e dotazione (1923-1960), Patrimonio attivo (1954), Amministrazione (1945-1953), Economia (1943-1956), Uffici (1924-1958), Ospitalità (1946-1956).

Casa dell’Ospitalità fascista

Consistenza: 1 busta
Estremi cronologici: 1934-1946

La Casa dell’Ospitalità fascista era stata aperta nel 1934 in un fabbricato di via De Breme dal Comune di Milano, che ne affidò la gestione all’Ente Opere Assistenziali, il quale vi accolse donne con bambini prive di un alloggio stabile.

Nel 1937 la nascita dell’Eca – che subentrò alla Congregazione di Carità assorbendo anche le prerogative dell’EOA – determinò l’avvio di un programma di fusione degli enti aventi le medesime finalità a livello comunale, che nell’ottobre 1938 comportò il passaggio della gestione della Casa dell’Ospitalità fascista all’Opera pia Levi, e due mesi più tardi la fusione di quest’ultima con l’Opera pia Sonzogno (R.D. 27 dicembre 1938).

Levi

Consistenza: 73 buste
Estremi cronologici: 1939-1988

Le carte qui conservate riguardano le vicende dei Ricoveri Notturni “Giuseppe Levi” dalla fusione nell’Eca, compiuta per effetto del R.D. 27 dicembre 1938 – quando la denominazione originaria fu trasformata in Casa di Ristoro in applicazione delle leggi razziali, per essere ripristinata nel 1951 – fino alla cessione al Comune di Milano nel 1978, in seguito allo scioglimento dell’Eca.

La documentazione è articolata in Origine e dotazione (1939-1988), Patrimonio attivo (1960-1969), Passività (1939-1948), Amministrazione (1945-1986), Economia (1940-1981), Uffici (1936-1964), Ospitalità (1940-1979), Servizio d’Istituto (1950-1973), Servizio di culto (1964-1968).

Centri Alloggiativi Provvisori

Consistenza: 7 buste
Estremi cronologici: 1957-1994

In questa parte dell’archivio è conservata documentazione relativa ai Centri alloggiativi provvisori, aperti e gestiti dall’Eca su richiesta del Comune di Milano. Istituiti a partire dal dopoguerra alla Senavra, in via Cipro, via Pianell, via Giambellino, via Mantegazza, viale Monza, Gratosoglio, Quinto Romano, via Oglio e Figino, continuarono in alcuni casi a sussistere fino al principio degli anni Settanta.

Le carte riguardano l’attività dei centri, gli assistiti, il personale addetto, e soprattutto conti e contratti per forniture di generi diversi occorrenti al loro funzionamento.