Opera pia pei Derelitti e Orfani (1875 – 1998): archivio

Consistenza: 6 buste
Estremi cronologici: 1873-1997

Il fondo è formato dal carteggio della Congregazione di Carità e poi dell’Eca inerente la fondazione dell’opera pia Derelitti e Orfani e l’amministrazione dei suoi beni.

Le prime informazioni che abbiamo dell’archivio risalgono al 23 gennaio 1878, data di stesura della “descrizione sommaria degli atti, documenti, registri ed altre carte […]” da parte dell’archivista aggiunto della Congregazione di Carità, Arturo Faconti. La relazione fornisce indicazioni preziose sulla consistenza dell’archivio e sulla sua organizzazione, che, in gran parte, corrisponde a quella riportata nell’inventario sintetico redatto nei primi anni del Novecento, nel quale la documentazione risultava organizzata secondo 4 titoli principali: Origine e dotazione, Patrimonio attivo, Passività, Economia. Si trattava complessivamente di 14 cartelle, al cui interno non figuravano i fascicoli personali dei ragazzi assistiti, che, alcuni anni prima, erano stati versati nell’archivio dell’Istituto Derelitti. Qui, nel 1911, vennero trasferite anche “un discreto numero di pratiche amministrative”, che si riferivano “all’epoca in cui l’Asilo pei derelitti costituiva una separata sezione annessa al Ricovero di Mendicità” e che si trovavano presso quella Direzione. In seguito le carte dell’opera pia Derelitti e Orfani sono state accorpate a quelle della Congregazione di Carità e poi dell’Eca relative all’amministrazione dell’Istituto Derelitti (poi IDAM e infine Istituto Ragazzi di Milano), entrambe gravemente depauperate dai bombardamenti dell’agosto 1943. L’archivio storico in questione, insieme all’archivio corrente e al carteggio della direzione dell’Istituto, si trovano descritti in un inventario sintetico redatto nel 1981.

Nel corso di un recente intervento di riordino (2005) si è operata la ricostituzione dell’archivio dell’opera pia Derelitti e Orfani e si è proceduto alla sua riorganizzazione secondo un titolario che ricalca quello originario, utilizzato nell’inventario di inizio Novecento.

Origine e dotazione (1 fascicolo, 1873-1989)

È articolato in Fondazione (1874-1989), Eredità e legati (1873-1892), Donazioni (s.d.). Figurano soltanto alcune pratiche relative all’eredità di Luigi Manganoni. Le carte riguardanti le altre eredità e i legati disposti a beneficio dell’Opera pia sono andate perdute durante i bombardamenti del 1943.

Patrimonio attivo (5 buste e 1 fascicolo, 1875-1997)

È articolato in Acque e loro edifici (1875-1949, contenente documenti relativi al cavo Beltramini, al Naviglio Grande, alle rogge Cina, Maggia, Maggetta e Panigarola), Poderi (1876-1997, con documentazione relativa al podere Cassinazza, pervenuto con l’eredità di Luigi Manganoni), Capitali presso corpi (1882), Piante (1946-1964).

Economia (1 fascicolo, 1965-1987)

Contiene documentazione relativa all’approvazione da parte dell’Eca di Milano dei bilanci di previsione per il triennio 1966-1968 e la rilevazione del patrimonio immobiliare e storico artistico dell’Opera pia.