Albaredo

Albaredo - immagini storiche
Immagini storiche

Cascina Albaredo, attualmente situata nel Comune di Locate Triulzi, venne acquistata (tramite permuta) dalla Congregazione di Carità nel 1877.

In precedenza i beni di Albaredo, consistenti in circa 1000 pertiche di terreno con casa padronale e case coloniche, erano appartenuti Francesco Casati (figlio del decurione e reggente Danese Casati, cui si sarebbe ispirato Alessandro Manzoni per il personaggio del “conte zio” nei Promessi Sposi) che li aveva acquistati il 1° ottobre 1696, con istrumento rogato dal notaio Giovanni Battista Della Porta. In seguito il nobile ottenne il diritto all’uso di un terzo delle acque di colatura provenienti da Ronco di Poasco (istrumento 7 settembre 1699, notaio Fabio Mangoni). Per passaggio ereditario diretto, il podere passò a Ferdinando Casati (1710 c.-1770), figlio di Francesco, quindi alla figlia Teresa Casati (1770-1824) moglie del principe Carlo Francesco Albani (1749-1817) e infine alla duchessa Antonietta Litta Visconti Arese (1814-1855), moglie del marchese Carlo Castelbarco Visconti Simonetta (1808-1880), unica figlia della premorta Elena Albani (1794-1814) – a sua volta unica figlia di Carlo Francesco e di Teresa Casati – e del duca Pompeo Litta Visconti Arese.

Alla morte di Antonietta Litta Visconti Arese, i beni di famiglia giunsero ai figli Maria, Cesare, Elena, Camilla, Beatrice, Filippo e Giuseppe Castelbarco; a seguito della divisione del suo asse ereditario (1860), Cascina Albaredo viene assegnata a Beatrice (1837-1878), moglie del nobile Costanzo Bassi (1833-1921), che ne dispone la immediata vendita al facoltoso possidente milanese Gaetano Limonta (istrumento 12 agosto 1861 rogato negli atti del notaio Gabrio Sormani).

Con istrumento del 4 dicembre 1877 (notaio Rinaldo Dell’Oro) la Congregazione di Carità cedette a Gaetano Limonta – padre del futuro monsignor Antonio Limonta (1843-1921), che in età matura sarà consigliere e benefattore della Congregazione stessa – la possessione di Mairano, ricevendo in cambio i beni di Albaredo.

Cascina Albaredo venne affittata a diversi conduttori; l’affittanza più lunga fu quella della famiglia Garlaschi, prima con Pietro (dal 1909 al 1927) e poi, dopo la sua morte, con i figli Mario, Stella, Luigia e Maria (1927-1953).

La possessione è stata venduta nel 1995.

(testo di Sergio Rebora)