Bellinzago

Bellinzago - Immagini storiche
Immagini storiche
Cascina Bozza
Descrizione del complesso

La presenza del luogo pio delle Quattro Marie nel territorio di Bellinzago, località situata a est di Milano, presso Gorgonzola, è attestata fin dai primi decenni del XV secolo: attraverso una serie di acquisti successivi, avvenuti tra il 1421 e la fine del XVI secolo, il luogo pio diventa proprietario di tre corti ubicate nel paese di Bellinzago (la corte Magnani, la corte del Ferraio e la corte Grande o Rustica), della possessione del Mulino e della cascina Bosa o Fornace, poi detta Bozza.

Tra il XVI secolo e il primo quarto del XVIII prende forma il nucleo principale della possessione,  che, secondo l’atto di consegna agli affittuari datato al 16 novembre 1713, si compone di un edificio situato lungo il lato nord, una fornace sul lato est, un portico molto spazioso a sud e una piccola casa a uso del fittabile sul lato ovest, edificata nel 1689. La casa colonica comprende a quel tempo l’abitazione del fittabile, la stalla, la cantina, il forno, le stanze per il bergamino e il casello. I locali del fittabile e le stalle sono dotati di uno spazioso portico scandito da sei campate, sostenuto da altrettanti pilastri e coperto da un tetto. Tra due dei pilastri sono collocati il pollaio e il porcile. Di fronte si trova un altro ampio portico, già costruito nel 1687, sostenuto da otto pilastri in cotto e ricoperto da due ali di tetto, utilizzato come ricovero per i cereali e il grano. Nel 1713 esiste anche una fornace; la consegna al fittabile del 1752 riporta la necessità di demolire la fornace, allora in cattivo stato di conservazione: essa non risulta più esistente nell’atto di consegna del 21 febbraio 1769 insieme al pollaio e al porcile.

Nel corso del diciannovesimo secolo, come dimostra il confronto tra le mappe catastali del 1866 e del 1897 (Archivio di Stato di Milano, Catasto Lombardo Veneto e Catasto cessato, Bellinzago Lombardo) vengono apportate modifiche al lato ovest della casa colonica, che chiude la corte a settentrione, viene ampliata la stalla a sud ed è costruito il portico sul lato est. Tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento, come dimostrano le mappe del catasto vigente, il portico antistante la facciata delle case coloniche viene demolito, mentre sono ampliati quello a sud e la casa padronale verso il lato ovest; risultano infine edificati il pollaio e la scuderia sul retro della casa padronale stessa.

Fino a metà del XVIII secolo l’affitto dei beni di Bellinzago risulta molto frazionato, con la presenza di numerosi subaffittuari: solo a partire dal 1752 le tre possessioni, denominate “della Cassina detta della Fornace”, “del Molino” e “di Bellinzago”, vengono date in affitto con contratti di durata novennale a un solo fittabile. Nel 1906 si assiste alla divisione della possessione in due parti, denominate Bellinzago Maggiore e Bellinzago Minore, ma dal 1933 la Congregazione di Carità riprende ad affittare tutti i beni insieme.

I beni del luogo pio delle Quattro Marie risultavano adiacenti a quelli del Consorzio della Misericordia (Cassinello di Bellinzago): i beni di entrambe le istituzioni sono confluiti nel patrimonio dell’Amministrazione dei Luoghi Pii Elemosinieri, di cui l’ASP Golgi-Redaelli è l’erede. Oggi tali possedimenti, presso i quali continua a prevalere come un tempo la zootecnia, coprono una superficie di circa 70 ettari.

(testo di Sergio Rebora)