Calvignasco

Calvignasco - immagini storiche
Immagini storiche
Calvignasco
Descrizione del complesso

Il podere Calvignasco, ubicato nell’odierno comune omonimo al centro di un ideale triangolo delimitato da Casorate Primo, Rosate e Binasco, viene acquistato dal Consorzio della Misericordia attraverso successivi atti di compravendita fra il 1670 e il 1730. Anticamente Calvignasco era parte del feudo di Moncucco, a sua volta frazione dell’attuale comune di Vernate, di cui erano titolari i Visconti di Fontaneto.

Il Consorzio acquisisce 380 pertiche dai fratelli Carlo, Francesco e Lodovico Landriani (istrumento 1° settembre 1670, notaio Giovanni Battista Lampugnani), 20 da Lodovico Landriani (istrumento 25 maggio 1672, notaio Giovanni Battista Lampugnani), 50 da Giovanni Battista Caimi (istrumento 22 agosto 1679, notaio Carlo Federico Clari) e 1.230 da Francesco Matroniano Landriani, erede dei fratelli Landriani (istrumento 13 luglio 1685, notaio Paolo Maria Lomazzo). Consolidato nell’arco di quindici anni questo primo consistente nucleo, comprendente numerosi campi e edifici tra cui la casa per il fittabile, nel 1686 la Misericordia incarica l’ingegnere collegiato Attilio Arrigoni di redigere il cabreo di Calvignasco (conservato nell’Archivio Storico dell’ASP Golgi-Redaelli). Come si evince dal documento, sul territorio è presente l’oratorio di San Michele, di antica fondazione e ricostruito verosimilmente nelle forme odierne dopo il 1605 a seguito della visita pastorale del cardinale Federico Borromeo.

La possessione viene ulteriormente incrementata con l’acquisto di 323 pertiche dai fratelli conte Prospero, don Giuseppe, don Raimondino e donna Beatrice Visconti fu conte Tommaso e dalla vedova di quest’ultimo Margherita Foppa (istrumento 2 ottobre 1699, notaio Antonio Montorfano), previa dispensa del Senato (6 febbraio 1699) in quanto vincolato al fedecommesso primogeniale istituito dal nobile Prospero Visconti (testamento 6 dicembre 1575). Infine, Giovanni Battista Caimi vende al Consorzio altre 96 pertiche (istrumento 3 ottobre 1730, notaio Giovanni Battista Baldini). Oggetto di particolare cura risultano le ragioni d’acque inerenti alle rogge Gambirone e Bergonza.

Nel 1846 l’Amministrazione dei Luoghi Pii Elemosinieri di Milano incarica il pittore Cesare Spagliardi di restaurare la pala posizionata sull’altare dell’oratorio, raffigurante “la Vergine Maria e San Michele con altri Santi e Cherubini”, verosimilmente di epoca seicentesca. Ritenendo impossibile il recupero del dipinto a causa del suo precario stato di conservazione, tra il 1847 e il 1848 Spagliardi ne dipinge una nuova versione, con la Madonna, il Bambino, angeli e i Santi Michele, Carlo Borromeo e Antonio Abate, tuttora in situ.

Nel 1903 il Comune di Calvignasco vende alla Congregazione di Carità una tratta di strada comunale detta campestre o di circonvallazione sita ai lati sud e ovest del cascinale del podere Calvignasco (notaio Giacomo Chiodi, 4 novembre 1903).

Il podere è stato alienato nel 1989.

(testo di Sergio Rebora)